Non lo sanno. Alcuni non lo sanno, altri lo immaginano, cosa accadrà nella mia città. Mi hanno detto che le strade sono decorate a festa, che le persone sono felici, che i balconi sono colorati di rosso e di nero, e tra le vie del centro si respira aria di rinascita, oltre che profumi di sapori deliziosi. Perchè quello che sta accadendo forse è in parte anche una metafora.Dopo diciannove anni il Foggia Calcio volerà, “la capolista se ne va”. Io già immagino i bambini figli dei figli dei figli del “grande Foggia di Signori”, già immagino chi c’ha creduto e c’ha sperato in C2, già immagino quelli che le trasferte tutte. Domani non esisteranno occasionali, domani esisteranno foggiani. Perchè più che il riscatto del Foggia Calcio, sarà il riscatto di Foggia Città. Saremo uniti finalmente tutti. Anche chi non tifa, anche chi il calcio non lo segue. Una mia amica napoletana mi raccontava qualche giorno fa che quando il Napoli ha vinto la Coppa Italia, ha festeggiato tutta la notte, ma lei il calcio non l’ha mai seguito, ma si è emozionata, ha gioito, cantato, festeggiato fino al mattino seguente.

Questa città poco alla volta sta risorgendo, ed è un caso, che proprio in questi giorni, le piazze e le vie si sono riempite di persone per un’iniziativa culinaria che coinvolge tutti, ma proprio tutti. Quasi come un preludio della grande festa.

Domani andrà in scena un grande spettacolo che coinvolgerà gli spettatori, ci saranno gli attori principali che avranno una pioggia di applausi e ci saremo noi, che per un giorno non penseremo a “questa città non offre niente”, ma quanto l’ameremo! E poi lunedì magari, torneremo a dirlo, ma poi un sorriso comparirà sul nostro volto e diremo “ce l’hanno fatta, ce l’abbiamo fatta” e poi magari penseremo che non è mica male questa città, e leggeremo tutto in una chiave positiva, penseremo al teatro riaperto, al centro commerciale, ai festival e diremo “continuiamo così”. Che è accaduto davvero.

Vivo a Roma ormai da anni, e la vita mi porterà lontano da Foggia, le mie origini non sono pugliesi, non conosco il dialetto e nella città rossonera ci siamo nati solo io e mio fratello. Ma è lei che mi porto nel cuore ovunque vado, è il Foggia che ho tifato sempre e comunque. E domani voglio essere lì quando gli occhi dei miei amici diventeranno lucidi, quando mamma rivedrà la “sua” squadra splendere. Voglio essere a Foggia quando la città impazzirà dalla gioia cospargendo la città di colori, due colori: di rosso e di nero.

Forza Foggia, forza ragazzi! B…rindiamo alla rinascita.

Grazie 🔴⚫

Maria Elena Marsico

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