Era il mare. La sabbia e le onde. E il cielo vegliava su quella breve unione, quell’eterno incontro, osservandolo.

L’acqua lasciava un po’ di sé e Sabbia, ormai divenuta parte di Mare, assorbiva tutto quello che vi era rimasto. Intrappolava le conchiglie e il rumore, la voce del suo amato dentro quelle piccole pietre curve e vuote.

Tutte le sere Mare incontrava Sabbia, tutte le mattine Mare la carezzava per poi lasciarla sola nell’attesa di una nuova unione.

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